Sono curioso

Lo sono per natura e non per indiscrezione ma per desiderio di sapere, e di conoscere.
Le mie vacanze, anche le più banali trascorse per rilassarmi e riposare, si trasformano sempre in occasioni per conoscere l'ambiente e le sue particolarità.

L'interesse spazia dal mercatino di provincia, utile per osservare le persone, ascoltare il loro modo di esprimersi, alla pietra millenaria di un'antica strada romana, sulla quale immagino sia passati secoli di storia, con viandanti in cerca di fortuna, di felicità o di militi inviati a difendere l'Impero dalle orde barbariche.

Sedersi su uno scoglio ad osservare i marosi che s'infrangono a riva spumeggiando mi aiuta ad immaginare velieri che sfrecciano all'orizzonte piegati dal vento o, semplicemente, le piccole barche di pescatori che ritirano le reti non sempre colme di pesci.

Fermarsi su un poggio e scrutare una vetta poco lontana, individuandone la croce che la domina o il pascolo sottostante dove una mandria bruca tranquilla nel tepore pomeridiano.

Girovagare tra le rovine di un tempio greco o romano e leggere sulle colonne e sui capitelli il lavoro di coloro che lo costruirono a braccia, senza l'ausilio della meccanica moderna, mi ricompensa del faticoso percorso dell'avvicinamento.

Entrare in un Museo per ammirare manufatti costruiti da uomini di secoli orsono impiegando fantasia e ingegno, e scoprire che in fondo il mondo moderno ha inventato cose che già esistevano sostituendo alla manualità dell'artista la velocità della macchina utensile.

Ho visitato gli enormi templi egizi, sorretti da colonne imponenti, le tombe dalla Valle delle Regine costruite in una valle arida, lontana nel deserto e dalla stessa civiltà di allora. Mi sono soffermato sulle tombe del cimitero ebraico di Praga ornate da piccolissime piramidi di ciottoli, omaggio al defunto da parte di qualche visitatore.

Ho ammirato Parigi dall'alto della Torre Eiffel  e Stalingrado dall'alto della statua della Mamaia, l'enorme rappresentazione della liberazione sovietica dall'assedio nazista.

Ho ammirato le icone nelle chiese russe, di San Basilio a Mosca e della chiesa di San Vito a Dnipropetrovsk,  i meravigliosi quadri del Caravaggio nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, i geroglifici egizi sulle pareti del tempio di Luxor.

E più semplicemente le isolette di erba e di palme, popolate da petulanti pappagallini colorati che si contendono i datteri maturi, sulle spiagge di Malaga. le grotte di Nerja  (vicino a Malaga) che nulla hanno da invidiare alle nostre di Castellana e di Frasassi o di Postumia.

Ho ammirato l'architettura araba dell'Alhambra di Granada, l'indescrivibile gioco di "pizzi" nelle volte di porte e finestre e i meravigliosi giardini profumati di limone e olea fragrans.

Ho girovagato per Londra e osservato i giovani che all'esterno dei pub sorseggiano birra e parlano tra loro. Ho visitato le fabbriche di whisky nei dintorni di Glasgow e il Loch Lomond & The Trossachs National Park.

Ho navigato sui battelli della Sprea, a Berlino, della Senna, a Parigi e tra le isolette della laguna veneta.

Sempre per curiosità, con il desiderio di conoscere e fotografare con la mente sensazioni e immagini che solo la memoria può restituirti nell'originale.

Fortunatamente ho condiviso queste mie esperienze con una compagna, mia moglie Gabriella, tanto curiosa quanto me ma senza dubbio più preparata ed informata. E' la "partner" ideale per la mia "mania" di vedere e conoscere.

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